Medjugorje, 25 gennaio 2013
Come vedete, la Madonna apre il nuovo anno con l'invito che ci ha
ripetuto instancabilmente in tutti questi trentun anni di Apparizioni
quotidiane e che ha molte volte ribadito con il triplice: ”pregate, pregate, pregate”.
La Madonna ha detto che il
principale messaggio che ha dato a Medjugorje è la conversione, ma in realtà il
messaggio che è sempre presente è
quello della preghiera, perché
la preghiera è l'inizio della conversione, perché la preghiera rafforza la
conversione, perché la preghiera ci aiuta a portare a compimento la
conversione. Quindi, in ordine pedagogico, è sicuramente la preghiera il
messaggio, l'invito ricorrente della Regina della Pace.
La Madonna specifica che per
preghiera intende prima di tutto un atteggiamento interiore che Lei chiama la preghiera del cuore, cioè si prega
col cuore. Si prega mettendosi alla Divina presenza, si prega nell'umiltà, si
prega nella fede, si prega aprendo il cuore a Dio, nella preghiera si purifica
il proprio cuore, nella preghiera si arriva all'abbraccio con Cristo.
La Madonna fa anche paragoni
bellissimi per quanto riguarda la preghiera. La Madonna ha detto che ”se la
fede è un fiore” (siamo nell'anno della fede, quindi la
Madonna ha centrato il messaggio sulla fede), “la preghiera è l'acqua che
ogni giorno deve bagnare questo fiore e nutrirlo”. Se il fiore non è
bagnato, se la fede non è alimentata dalla preghiera, il fiore appassisce e
muore.
E così la risposta è molto
semplice alla domanda: perché molti perdono la fede? Molti perdono la fede perché smettono di pregare. Allora ci
domandiamo: perché la preghiera rafforza la fede? È semplice, cari amici,
perché la preghiera, quella del cuore, la preghiera nella quale si apre il
cuore a Dio, è la preghiera dove si incontra Dio. Si incontra Dio, si
sperimenta Dio, ci si apre a Dio, si trova Dio, si ascolta Dio, si parla con
Dio, si accoglie l'amore di Dio, si riceve la luce di Dio, ma soprattutto nella preghiera si stringe con Dio
un'amicizia così forte, così tenace da essere paragonata a una roccia viva. Una “pietra
viva”,
una pietra che non si sgretola e che
resiste ai marosi del mare e che resiste ai venti.
Per cui quando nella preghiera
riusciamo a stringere un'amicizia così forte, noi siamo come pietre vive,
incrollabili nei marosi del mondo. Perciò, vorrei dire, perché questo messaggio
non cada nel vuoto e dopo un po' di entusiasmo non ricadiamo nell'apatia di una
vita cristiana un po' tiepida, dobbiamo fare
un po' di esame di coscienza sul posto che ha la preghiera nella nostra
vita quotidiana. L'esame deve riguardare soprattutto l'atteggiamento interiore,
cioè se noi cerchiamo veramente Dio durante la giornata, se Lo cerchiamo, se ne sentiamo il bisogno, se aneliamo
a Dio col cuore, perché è da lì che deve partire tutto.
Poi vedere come nella giornata noi abbiamo gli appuntamenti di preghiera, perché gli appuntamenti di
preghiera, sono importanti per far sì che l'anelito
a Dio nel nostro cuore non si spenga!
È come il fuoco nel camino,
ogni tanto devi aggiungere un po' di legna perché il fuoco si ravvivi e non si
spenga. Questo legno che tu getti, in realtà, sono quegli appuntamenti della
giornata e quelle preghiere della giornata che riaccendono in te il fuoco della
preghiera e il fuoco dell'unione con Dio.
Quindi la Madonna ci
raccomanda di incominciare la giornata con Dio, al mattino trovare Dio nella preghiera del mattino, con Dio
guardare agli appuntamenti della giornata, chiedere l'aiuto di Dio, guardarli
nella luce di Dio, affrontarli con la forza di Dio. Così quando siamo nel “tritacarne” della vita quotidiana, nel lavoro, negli impegni, nelle
preoccupazioni, cerchiamo sempre quei momenti di sosta.
La Madonna dice ”riempite
il cuore con piccole preghiere”,
con piccole invocazioni, che fanno sì che tu
non perda la pace durante la giornata, non ti faccia stritolare dalle
ansietà, dalle preoccupazioni, dalle fatiche, ma tenti sempre di riemergere
dalla nebbia nella quale sei immerso, per guardare il sole e per ravvivarti
nella luce del sole.
Poi quando arriviamo alla sera, si presenta la giornata a Dio, si presentano anche le
proprie debolezze, si presentano anche le proprie sconfitte, si ringrazia Dio
per le vittorie e ci si addormenta nella Sua pace.
Vorrei aggiungere anche l’importanza della preghiera, non solo
personale ma anche della famiglia, nei momenti del pasto, alla sera il
Santo Rosario che cementa la famiglia, che chiama nella famiglia la presenza di
Maria, della Sua luce, della Sua pace, del Suo amore. In questo modo la nostra
fede non è più una canna agitata dal vento, ma diventa una roccia viva che
resiste ai marosi del mondo.
La Madonna ha detto che nella
preghiera “come i fiori in primavera si aprono al sole, diventano belli”,
perché dal freddo della neve, escono fuori e si aprono al sole e diventano di
una bellezza indescrivibile, così, cari amici, anche noi, grazie alla preghiera usciamo dall'inverno della vita quotidiana,
che è un inverno, perché c'è la mancanza d'amore, perché c'è la guerra degli
uomini contro gli uomini, perché c'è la mancanza di misericordia, perché c'è la
mancanza di giustizia, perché c'è l'ingordigia.
Noi nella preghiera usciamo
fuori da questa palude, “come fiori si
aprono al sole e diventano belli”, così anche noi in questo modo testimoniamo
ai fratelli che sono nella nebbia delle tenebre, la bellezza della fede.
La fede la si diffonde vivendola. Vivendo la fede la si
diffonde con la propria vita, cioè la bellezza della fede rende belli noi, ci
rende sereni, ci rende positivi, ci rende pieni di speranza, ci rende attivi,
ci rende propositivi, ci rende leader che trascinano, perché credono, perché
sperano, perché amano. In questo modo aiutiamo i fratelli a trovare la strada.
Così ci vuole la Madonna. La Madonna sta preparando, sta formando i
suoi apostoli, perché aiutino Lei a salvare questo mondo e ci assicura della Sua intercessione. Colpisce molto quando
dice: “intercedo presso mio Figlio per ognuno di voi”,
cioè ci conosce a uno a uno, sa che ha bisogno di ognuno di noi, prega per
ognuno di noi. Sono cose di una bellezza indescrivibile, dovremmo
soffermarci di più a pensare, a riporle nel nostro cuore.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione
dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it